Servizi di contrasto alla povertà Oggi il concetto di “povertà” lascia il passo al concetto di “esclusione sociale”, che presenta il grande vantaggio di coinvolgere immediatamente ed in prima persona sia le istituzioni che la società civile nella genesi e nelle strategie di contrasto della povertà. Il termine esclusione sociale si riferisce infatti all’impossibilità, l’incapacità o la discriminazione nella partecipazione ad attività sociali e personali per cui l’individuo perde la percezione di appartenenza ad una data comunità Gli esclusi sono dunque coloro che non hanno possibilità di accedere alla vita sociale in termini di occupazione, istruzione e formazione, possibilità di formare una famiglia. L’esclusione sociale si riferisce ad una coincidenza di posizione economica marginale di isolamento sociale, è quindi una condizione di deprivazione che si manifesta attraverso una condizione di svantaggio generalizzato ed è la somma di più condizioni di disagio dovute all’inadeguatezza delle risorse e ad un limitato accesso a diverse importanti dimensioni delle attività umane. Di contro il concetto di coesione sociale rimanda alla ricostruzione dei legami sociali stabiliti attraverso le istituzioni economiche, culturali, politiche e civili. La coesione sociale si basa su pilastri quali l’accesso alle risorse, la possibilità e la capacità di rivolgersi alle istituzioni, la famiglia, le reti informali e l’erosione di una o più di queste dimensioni, dovuta alla mancanza di mezzi materiali o immateriali delle famiglie o degli individui, l’esistenza di barriere sociali, legali o amministrative ostacolano l’accesso di alcuni gruppi all’occupazione, ai benefici del welfare, alle istituzioni di cura e assistenza.